COSE DA VEDERE, ITINERARI DA FARE | |||
ARTE |
Chiesa di San Leopoldo |
Follonica |
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ARTE |
Cancello Ex Ilva |
Follonica |
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NATURA | Parco di Montioni | Follonica | |
ARTE | Città di Massa Marittima | Massa Marittima | 17 km da Follonica |
NATURA | Le Biancane | Monterotondo Marittimo | 40 km da Follonica |
ARCHEOLOGIA | Tombe etrusche di Vetulonia | Vetulonia | 20 Km da Follonica |
Bellissima costruzione terminata nel 1200 dedicata a San Cerbone.
Spesso fa bella mostra di sé in tante pubblicità televisive.
Fenomeni geotermici: le biancane.
Il vapore ha una temperatura di circa 100°
Vetulonia.
Tomba etrusca del Diavolino: l'interno
Parco Naturale di Montioni
Il Parco, che ha un’estensione di circa 7.000 ettari e raggiunge l’altezza massima di 300 metri s.l.m. (in località Poggio al Checco), nasconde tra i suoi albatri ed i suoi lecci, torri medievali, castelli del primo millennio, forni fusori e sentieri secolari che conducono ad antiche miniere. Il territorio è caratterizzato da testimonianze storiche che vanno dai resti degli insediamenti protostorici a quelli etruschi e romani, cui si sovrappongono edifici medievali come la Pievaccia, i ruderi del castello di Montioni Vecchio, le Terme di Montioni o le cave d’allume.
L’uso dell’allume per preservare dagli incendi i prodotti infiammabili è testimoniato da alcuni autori classici (Ammiano, Aulo Gellio). Successivamente è noto l’uso dell’allume, o meglio di fogli di carta impregnati con allume, con i quali impacchettare pani di polvere da sparo per assicurarsi contro fortuiti incendi. L’allume veniva usato per le sue qualità astringenti in medicina e in tintoria. Nel medioevo si usava per la concia del cuoio e nella tecnica tintoria della lana e della seta (il fissaggio delle sostanze coloranti sulle fibre non era possibile senza un preventivo passaggio nell’acqua alluminosa).
Al parco ci si arriva partendo dalla casa a piedi o in bici: si attraversa la strada massetana e si percorre la strada sfaltata per qualche centinaio di metri. Si attraversa il cavalcavia sulla Nuova Aurelia e si prende a sinistra, poche centinaia di metri e si giunge al sentiero di colore viola: poi si decide da lì quale sentiero percorrere successivamente.
Curiosità. Fonti dell'Abbondanza
A Massa Marittima, vicino all’arcivescovado in piazza Mazzini, si trova una singolare struttura affrescata nota come le “Fonti dell’Abbondanza”.
Si tratta di un edificio realizzato nel XIII secolo dal comune come principale punto di approvvigionamento dell’acqua, ed è costituito da un ambiente con grandi vasche preceduto da tre robusti
archi a sesto acuto. Al piano superiore fu successivamente costruito un granaio, che fungeva da riserva in caso di carestia o guerra, detto anche “magazzino dell’abbondanza”. Sulla parete che si
innalza in fondo alle vasche si trova un singolare affresco medievale che ha dato il nome all’edificio: sotto un gigantesco albero, ricco di rami frondosi, si affollano diverse figure femminili,
che cercano di coglierne i frutti. La singolarità della raffigurazione sta proprio nei frutti che pendono dall’albero: si tratta infatti di grossi falli. La funzione del dipinto, nel
quale è chiaro il significato simbolico di fertilità attribuito all’organo maschile, era quella di augurare raccolti abbondanti e scongiurare la carestia.